Dieta Per L’allattamento

Il latte materno è considerato l’alimento per eccellenza con il quale nutrire il neonato nei primi mesi di vita; esso è infatti completo, ricco di enzimi ed anticorpi, alla temperatura ideale ed altamente assimilabile.

FABBISOGNI NUTRIZIONALI DELLA MADRE:

Poichè per la mamma la produzione di latte è più “onerosa “ a livello di dispendio energetico rispetto al periodo della gravidanza, si verifica nella nutrice un aumento del fabbisogno nutrizionale. Il surplus calorico per la donna che allatta è correlato alla quantità di latte prodotto ed alla quantità di riserve (tessuto adiposo) accumulate da quest’ultima in gravidanza.

Se le riserve accumulate sono cospicue, il fabbisogno energetico durante tale periodo dovrà tenerne conto per arrivare ad un bilanciamento ed in modo da evitare un ulteriore aumento di peso.

Tenendo conto di tutti questi fattori, il costo energetico aggiuntivo dell’allattamento è valutato fra le 450 e le 560 kcal al giorno fino al sesto mese.

 QUALI SONO I MACRONUTRIENTI ED I MICRONUTRIENTI CHE DEVONO ESSERE AUMENTATI?

Durante l’allattamento si assiste ad una maggiore richiesta di proteine (+ 19 g/die nel primo semestre,+ 13 g/die nel secondo semestre), mentre per i micronutrienti è importante aumentare i livelli di calcio, iodio, zinco, rame, selenio, vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C ed acqua.

Per il primo, in particolare, gli ultimi LARN aumentano il fabbisogno di calcio in allattamento a 1000 mg/die ; auspicano vivamente di garantire questo valore; qualora non avvenisse, l’organismo, pur di mantenere costante il contenuto di calcio nel latte, utilizzerebbe i depositi materni con conseguente riduzione della densità ossea.

 ALIMENTI DA EVITARE:

 Alcoolici e superalcoolici; l’alcool etilico infatti passa nel latte, può inibire la montata e provocare nel lattante sedazione, ipoglicemia, vomito e diarrea.

Se uno dei due genitori è un soggetto allergico andrebbero evitati, durante l’allattamento, tutti gli alimenti con maggiore contenuto di istamina (arachidi, frutta secca,crostacei,molluschi,cioccolata,cacao,fragole,pesche,selvaggina,alimenti conservati, formaggi fermentati).

ALIMENTI CONSENTITI DURANTE L’ALLATTAMENTO, CON MODERAZIONE:

Caffè, the e bevande a base di cola, provocano nel lattante reazioni avverse;preferire prodotti decaffeinati e deteinati.

Dolci ad alta densità calorica, merendine e snack.

Condimenti come burro, panna e salse tipo ketchup e maionese.

Sale e tutti gli alimenti in salamoia, dadi ed estratti di carne.

ALIMENTI CONSIGLIATI DURANTE L’ALLATTAMENTO:

Cereali e derivati, preferibilmente integrali per introdurre sali minerali, vitamina B6 e fibra.

Verdure di stagione, in particolare quelle di colore verde scuro e giallo arancio utilizzando come condimento d’eccellenza l’olio extra-vergine d’oliva.

Frutta di stagione.

Legumi, ottima fonte proteica vegetale e ricchi di vitamina B6 , di fibre, di acido folico e ferro; se consumati insieme ai cereali otteniamo un piatto unico.

Latte e derivati: almeno una porzione al giorno, in modo tale da favorire un adeguato apporto di calcio.

Pesce: (fresco o surgelato), almeno 3 volte a settimana.

Carne: manzo, vitello, vitellone, coniglio, pollo, agnello e maiale magro.

Sia per la carne che per il pesce è preferibile usare cotture alla griglia, al forno ed al vapore, utilizzando come condimenti erbe aromatiche, limone ed olio extra-vergine d’oliva.

Insaccati: preferire prosciutto crudo,cotto e bresaola.

 

Bere almeno 2,7 litri di acqua al giorno, nel periodo estivo anche 3 litri, preferendo acqua bicarbonato-calcica.

VERO E FALSO DELL’ALIMENTAZIONE IN ALLATTAMENTO:

 1.La birra aumenta la produzione di latte?

FALSO. La birra non ha nessun ruolo nella produzione del latte,anzi,l’alcool può passare nel latte e rendere sgradevole ed amaro quest’ultimo.

 

2.Le coliche del lattante sono dovute al consumo di latte e latticini da parte della mamma?

FALSO. Le coliche del neonato sono dovute all’immaturità del loro intestino, quindi intorno ai 3 mesi il disturbo dovrebbe scomparire spontaneamente.

 3.Il gusto del latte è influenzato dagli alimenti di cui si nutre la madre?

VERO. Alcuni alimenti, in particolare: aglio, porro, scalogno, cipolla, peperoni, carciofi, alcune spezie, sedano ed asparagi, possono alterare il sapore del latte materno; tuttavia, se la donna ha assunto regolarmente questi alimenti nel periodo della gravidanza, le sostanze potenzialmente sgradevoli sono già state assaporate dal feto attraverso il liquido amniotico, di conseguenza il neonato non dovrebbe percepire alcun tipo di alterazione.

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